Fare la storia di una rivista di linea che prosegue ininterrottamente le sue pubblicazioni da ben
trent’anni non è certo facile né riassumibile in poche righe di presentazione.
Sulla scia delle precedenti riviste e fogli letterari editi dalle Edizioni
Thule di Palermo (Sintaxis e Terra di Thule) Spiritualità &
Letteratura affrontò l’inizio del suo cammino e decisi di affidare a Pietro
Mirabile e a Giulio Palumbo la direzione con quella responsabile a Piero
Vassallo. Giulio e Pietro sono state due figure eccezionali che hanno in pochi
lustri di attività esterna – ma con una preparazione spirituale e culturale di
decenni precedenti – docenti e intellettuali di primissimo ordine, essenso
figli spirituali si San Pio da Pietrelcina fin dal 1959, oltre che cognati
nella vita. I due dioscuri hanno testimoniato con gli scritti, le opere
letterarie, l’azione e l’apostolato, la preghiera una integrale e
intransigente,nell’autentica carità, creatività cristiana nel segno del Sacro
con opere paradigmatiche di poesia e saggistica, molte edite da Thule che li
scoprì, che restano nella storia delle spiritualità e della letteratura,
appunto. Se ne troveranno ampie tracce di e su questi personaggi irripetibili,
nelle pagine ormai rare e introvabili della rivista che per intero proponiamo
con i numeri speciali a loro dedicati, le recensioni e le lettere a cui
rimandiamo volentieri attraverso la lettura di questo blog, che è
magnificamente e assai professionalmente curato nella redazione da Giovanni
Azzaretto, e che fa parte integrante del gruppo della blogsferaThule.
Nel 1997 alla morte di Palumbo, con Pietro Mirabile ne divenni
ufficiale condirettore (ma in realtà ho sempre condiviso e condiretto la
francescana rivista seguendola amorevolmente e indicandone talune strategie).
Nel 2000, con l’ulteriore grave scomparsa di Mirabile, ne assumerò la direzione
effettiva che continua fino ad oggi, nel tempo affiancato da vari intellettuali
e curatori, ma sempre con la mia diretta responsabilità culturale e di linea
intransigente anche se aperta agli apporti plurali.
Come si potrà constatare sono molti i numeri monografici proposti
nel tempo che hanno focalizzato temi di
ampia portata spirituale e figure spesso dimenticate e/o neglette al
conformismo e alla caduta etica imperanti. Grandi autori celebrati e noti hanno
trovato ospitalità in Spiritualità
& Letteratura accanto a esordienti e giovani, con le stesse attese e senza
formalismi se non la garanzia richiesta dalla qualità a dall’impegno mostrati.
Una ”legione” di amici e collaboratori, alcuni scomparsi e a cui rivolgiamo un
pensiero che permane anche attraverso la diffusione nella blogsfera, per non
dimenticarli mai. Altri continuano ad esserci, altri ancora hanno lasciato o
disertato per altri più comodi lidi che non comportano un rigore e una
coerenza, sulla scia dell’insegnamento e dell’esempio sempre attuali di Giulio
e Pietro.
Quando si farà per intero la storia della resistenza letteraria e
spirituale al minimalismo, al nonsenso e al nichilismo, fra la fine del novecento
e questi tre lustri del 2000 e oltre (ci auguriamo), non si potrà non riferirsi
a Spiritualità & Letteratura e al gruppo umano e culturale che la sorresse
ai primordi e che ancora con nuovi apporti e collaborazioni, la sostiene.
Dovremmo e potremmo ricordare allora tanti Amici e Sodali a noi vicini nel
tempo e a tutt’oggi. Almeno però la memoria dei collaboratori decisivi
scomparsi si perpetui grata anche attraverso questa nota per indicarne la
qualità e la fervida testimonianza: Mons. Giuseppe Petralia, P. Giacinto Arturo
Scaltriti, Don Divo Barsotti, Francesco Grisi, Vittorio Vettori, Silvano
Panunzio, Nino Aquila, Carmelo Maria Cortese(assiduo con la traduzione del
Dramma Sacro nella Liturgia Bizantina), Vincenzo Crisafulli, Vincenzo Monforte,
Nino Muccioli, Giuseppe Rovella, Renzo Barsacchi, Franz Maria D’Asaro, Sabino
D’Acunto, Giuseppe Cottone, Giovanni Gigliozzi, Riccardo Marchi, Marcello
Camilucci, Luigi Maniscalco Basile, Raffaele Perrotta, Domenico Bruno, Emilio
Servadio, Elio Fiore, Pino Giacopelli Maria Luisa Spaziani, Itala Sacco Giglio,
ed altri.
Con Thule, il gruppo Bethel, Spiritualità & Letteratura invitò
a Palermo per cnvegni, coferenze e ritiri spirituali, grandi e significativi
personaggi fra questi il Padre Ildebrando Santangelo, Padre Riccardo Wandoelk,
Francobaldo Chiocci, Giovanni Gigliozzi, Agostino Greggi, e tanti altri. Nel
1988 escono due volumi antologici di poesia dal titolo L’impronta del Sacro e due anni dopo il volume Frammenti dell’Antologia Perduta con
prefazione di un atentico maestro di spiritualità come fu il compianto Don Divo
Barsotti. Spiritualità & Letteratura organizzò anche tre edizioni del
Premio Bethel. Furono inoltre autonomamente pubblicati nella Collezione di
Spiritualità & Letteratura – Thule alcuni volumetti di poesia e critica,
autori oltre Mirabile e Palumbo, Giovanni Cappuzzo, Franca Alaimo, Giovanni
Dino, Orazio Cusumano. Sia le Antologie che i Volumetti ormai esauriti, ci
riserviamo di pubblicarli in seguito in questo stesso blog.
Dal 2002 si svolge, attivo fino ad oggi e grazie
all’Amministrazione Comunale e all’infaticabile amico e collaboratore Giuseppe
Bagnasco un Premio prestigioso dedicato a Giulio Palumbo nella sua Ficarazzi.
Anche a Chiusa Sclafani ospitò una edizione speciale del Premio Pietro Mirabile
da noi organizzata. Giulio Palumbo ha
avuto inoltre dedicato un’intero volume degli Editoriali Spiritualità & Letteratura curato da Giovanni Dino
nella prestigiosa Collana Ercta da me diretta per oltre 50 volumi pubblicata
dalla Provincia Regionale di Palermo. Nel 2013 e nel 2014 è stato inoltre
pubblicato l’Almanacco Thule di Spiritualità & Letteratura.
Collegare Spiritualità & Letteratura a tutto un piccolo mondo
che resiste impavido alla moderna massificazione e decadenza morale e religiosa,
attraverso testi letterari e
sapienziali, biografie e pagine di storia e di cultura, è un dovere
cristiano a cui restiamo fervidamente fedeli. Buona lettura e appuntamento ai
prossimi che inseriremo online e che saranno disponibili per chi li richiederà
in cartaceo.
Tommaso Romano
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